L'ombra del platano danzava sulla strada polverosa, un balletto silenzioso che accompagnava il ronzio delle api e il canto lontano di un merlo. La vecchia bicicletta rossa era appoggiata al muretto a secco, il metallo riscaldato dal sole di mezzogiorno. Nessuno si vedeva in giro, solo l'aria immobile e densa di profumo di lavanda e di erba appena tagliata. Una sensazione di attesa pervadeva l'ambiente, come se il tempo avesse rallentato il suo passo per cedere il posto a un momento di perfetta quiete.
Il quaderno a righe, aperto sulla pagina ingiallita, conteneva scarabocchi frettolosi e pensieri a metĂ , riflessioni su un futuro incerto e ricordi di estati passate. La penna, una semplice Bic blu, era ferma accanto, come in pausa da un flusso inarrestabile di idee. Forse era la noia, forse